Il piano cottura in vetroceramica è un elemento che sta lentamente entrando anche nelle cucine degli italiani dove, ancora oggi, regna il tradizionale fornello a gas. Questa nuova tecnologia concilia le qualità di un materiale molto simile al vetro e alla ceramica, al riscaldamento tramite energia elettrica e un campo magnetico che permette di azzerare i rischi legati all’impiego di combustibili tanto che, soprattutto nei paesi del nord Europa, rappresenta una delle prime soluzioni in cucina.
Perché scegliere un piano cottura vetroceramica
I motivi per cui si è spinti a scegliere il piano cottura in vetroceramica possono essere molteplici. Innanzitutto si tratta di un elemento sicuro poiché utilizza la corrente elettrica e non il gas con una conseguente riduzione dei pericoli legati ad incendi o a esalazioni nocive per le persone. Il materiale, inoltre, rappresenta un’evoluzione in cucina poiché è particolarmente resistente alle alte temperature, non subisce deformazioni ed è pressoché impossibile da rompere. Per questo non bisogna preoccuparsi anche nel caso in cui tutte le zone calde siano coperte da grosse pentole pesanti, la vetroceramica non teme nemmeno i carichi eccessivi. Considerando il fatto che il piano ha delle caratteristiche simili al vetro, pulire lo sporco è un’operazione piuttosto semplice da fare anche durante la cottura dato che il piano non risulta mai caldo.
I benefici di una cottura fatta su un piano cottura vetroceramica
Per quanto riguarda le preparazioni in cucina offre un valido aiuto sia ai cuochi casalinghi sia a chi lavora nel settore culinario come chef o pasticceri. Il calore che viene generato al di sotto delle zone prestabilite è più omogeneo rispetto a quello che potrebbe derivare da un fornello a gas, ciò significa che la cottura in pentola sarà più uniforme grazie alla giusta distribuzione della temperatura. Ovviamente, su questo piano è sconsigliato il pentolame dal fondo non piatto come i paioli che, per logica, non gioverebbero di questa tecnica di riscaldamento. Per via della tecnologia ad induzione, si potranno utilizzare solo pentole in metallo mentre se è un piano tradizionale in vetroceramica possono essere impiegate anche le ciotole in terracotta o in vetro apposito. Interessante è anche il fatto che la regolazione dell’intensità del calore offre una discrezionalità più ampia per l’utilizzatore.
Come funziona?
Il piano cottura presenta al di sotto delle zone indicate sulla superficie delle bobine di rame che, generando un campo magnetico, rende possibile riscaldare solamente il metallo della pentola e non la vetroceramica. Ciò significa che se per errore si toccasse l’area di cottura non ci si potrebbe mai scottare in quanto la vetroceramica non può essere riscaldata con questa tecnologia.
Quanto consuma?
Esaminando i costi relativi all’utenza elettrica, bisogna notare come il piano cottura in vetroceramica ad induzione sia da preferire rispetto ad altri sistemi di riscaldamento. Studi hanno dimostrato che il suo rendimento si possa attestare circa al 90%, ciò significa che l’elettricità impiegata per cucinare è stata quasi totalmente trasmessa alla pentola, pertanto lo spreco è notevolmente ridotto. Questo rappresenta un risparmio considerevole per la bolletta elettrica visto che le perdite sono molto contenute.
Come posso pulirlo?
La pulizia è molto semplice, di solito è sufficiente utilizzare un panno inumidito con acqua calda e, eventualmente, aceto. Tutto ciò che fuoriesce dalle pentole può essere rimosso immediatamente. Per lo sporco più ostinato è possibile usare sgrassatori non aggressivi oppure un raschietto per vetro spesso venduto assieme al piano di cottura stesso.